Lui. Di William De Generis.
Lui è ggiovane Lui piace a tutte
Lui è un realissimo figaccio
con l’ingenua che progetta di adescare
ostenta spavaldo il suo gran nome
da figlio della buona benpensante borghesia
Lui è in gamba Lui conosce bene
i mille modi per far breccia
nei timori della sua sognante preda
Lui è paziente Lui sa attendere
ore ed ore di menzogne e smancerie
assaporando il gusto del futuro pasto
Lui è uno schianto Lui è il principe azzurro
Lui è la trappola letale ed elegante
che va a prenderla per l’appuntamento
Lui è la bestia che per primo le salta addosso
Lui è il ghigno delle quattro jene
in trepidante attesa dietro al capobranco
desiderose di unirsi al gran banchetto
Lui è il terrore Lui è gli strepiti
dell’anima e del corpo che straziano a turno
che sudando sfigurano per sempre
Lui è sazio Lui è tutto contento
ammirandosi in azione sul cellulare
Lui è il grugnito degli altri che divorano i suoi resti
Lui è quello che papino e mammina
difendono unghie e denti incuranti di ogni infamia
il loro caro affettuoso bravissimo ragazzo
Lui l’ometto studiosissimo e ubbidiente
sul ciglio di una strada fuori mano
intento a buttar fuori dalla macchina
quel grumo ormai inservibile di lividi e dolore
tremante nello sforzo senza senso
di sistemarsi addosso i vestiti strappati.
William De Generis