Le mie poesie
Autofagia. Di William De Generis.
Rien ne vas plus: ti si inceppa la coscienza nel porgere al ricordo di un futuro te stesso polverosi garofani di plastica nello statico tran tran per vie deserte tra ebetismi mascherine e pozzanghere di piscio i violini che strimpellano… Continua a leggere
Perdona loro Gesù Bambino. Di William De Generis.
Perdona loro Gesù Bambino benchè ti scaccino dal petto e dalle scuole pur se ti strappano via dalla tua stalla a naufragar su zattere e gommoni, i troppi che insultano il santo Volto tuo sperdendolo in mezzo ai maomettani non… Continua a leggere
Alla maniera di E.M. Di William De Generis.
Potessi disperdere i grani del tempo nel prato insanguinato di papaveri, fissare l’azzurro striato di cirri veloci ascoltare le voci bizzose di api e cicale accordarsi al canto pungente del Grecale. Invano cercherei di fermare il volgersi eterno della clessidra:… Continua a leggere
A sorsi avidi e leggeri…Di William De Generis.
Il dubbio. Di William De Generis.
Mal nascostoil dubbio si fa il nidoal buio, in un cantucciodel muffito proscenio quotidiano,nel filo di luce clandestinosfuggito alle persiane socchiusenell’esplodermi intorno
di una insolita, precoce Primavera,
nell’ansia intatta di lasciarmi, mio malgrado
abbagliare dall’alba che nasce,
distante e odorosa… Continua a leggere