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Non distruggo la corolla dei prodigi del mondo,
e non stermino
con la ragione gli enigmi che incontro sul mio cammino,
nei fiori, negli occhi, sulle labbra o nei sepolcri.
La luce altrui
soffoca il fascino celato
nelle profondità del buio,
però io,
io con la mia luce ingrandisco il mistero del mondo.
Esattamente come con i suoi bianchi raggi la luna
non rende più piccolo, ma tremolante,
e aumenta ancora di più il mistero della notte,
così io arricchisco anche l’oscuro orizzonte
con gli alti fiori del santo mistero
e tutto ciò che è inintelligibile
si trasforma in maggiormente incomprensibile
sotto i miei occhi,
perché io amo
e fiori e occhi e labbra e tombe.


Lucian Blaga


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Poesie e racconti di William De Generis

Archivi del mese: Luglio 2015

La promessa. Di William De Generis.

Tutti quelli che il buon Dio vorrà ch’io abbia tutti sarebber tuoi per te scanditi amandoti in un lento minuetto di vita e passione. Non un battito di cuore in meno…

 

William De Generis

 

 

 

 

 

https://www.facebook.com/Rsecp

φόβος. Di William De Generis.

La coperta risalita fin sopra gli occhi non può più bastare l’ oscurità dilaga oltre un’eterna infanzia inghiotte l’incerto malfermo orizzonte di generazioni intere mandrie di precari e balordi avvinazzati già strafatti in terza media rimbambiti dalle cazzate multiculturali di… Continua a leggere

Affondano i rami…Di William De Generis.

Affondano i rami dei platani

nel denso abisso di quel cielo

turbato dal volo dei passeri

che ne squarciano il velo

tremolante universo

da cui sembra emergere

il volto che a tratti s’increspa

fissandomi ghignante

ombra sua io umile ed… Continua a leggere

Amara l’agnizione…Di William De Generis.

Amara l’agnizione in siffatta creatura di un’anima equivoca di un volto incoerente in un’unica carne avida di finzioni edulcorate di menzogne all’olio di oliva nell’umida attesa a gambe dischiuse del maschio vilipeso ma languidamente ambito l’illusione un eterno stare insieme… Continua a leggere

Il poeta è un fingitore.

Finge così completamente
che arriva a fingere che è dolore
il dolore che davvero sente.

E quanti leggono ciò che scrive,
nel dolore letto sentono proprio
non i due che egli ha provato,
ma solo quello che essi non hanno.

E così sui binari in tondo
gira, illudendo la ragione,
questo trenino a molla
che si chiama cuore.

Fernando Pessoa


Non chiederci la parola che squadri da ogni lato
l'animo nostro informe, e a lettere di fuoco
lo dichiari e risplenda come un croco
perduto in mezzo a un polveroso prato.

Ah l'uomo che se ne va sicuro,
agli altri ed a se stesso amico,
e l'ombra sua non cura che la canicola
stampa sopra uno scalcinato muro!

Non domandarci la formula che mondi possa aprirti,
sì qualche storta sillaba e secca come un ramo.
Codesto solo oggi possiamo dirti,
ciò che non siamo, ciò che non vogliamo.


Eugenio Montale


Vi arriva il poeta
e poi torna alla luce con i suoi canti
e li disperde
Di questa poesia
mi resta 
quel nulla
d’inesauribile segreto.



Giuseppe Ungaretti 

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